Matera, 1949. Giulia ha sette anni. Vive con Cosimo, il suo papà. La mamma è scappata con un militare americano di colore, senza lasciare neanche un biglietto e Cosimo dopo aver messo da parte la disperazione, l’ha convinta che possono farcela anche da soli. Cosimo fa il calzolaio, lavora poco e ha un sacco di debiti. Ma appena ha due soldi in tasca – e anche se non li ha – compra sempre un regalo a sua figlia. È l’unico modo che conosce per cercare di farla felice. Una sera la porta al circo. La piccola è affascinata dal numero con i pony. A fine spettacolo, si fa portare dietro al tendone. Il clown, che è il padrone del circo, le fa fare un giro su un pony. Per Giulia è la prima volta ma sembra che sia nata a cavallo. Il clown è impressionato dalla sua abilità. Cosimo si accontenta di vederla sorridere. Un po’ alla volta, Giulia smette di ripensare alla mamma e fantastica solo di avere un pony tutto per sè. Lo vorrebbe con tutte le forze. Cosimo vorrebbe tanto accontentarla ma i soldi sono sufficienti a malapena per sopravvivere. Alla fine troverà il modo di farle quel regalo speciale: l’ultimo ed estremo gesto d’amore. La sua vita e quella di Giulia, però, cambieranno per sempre.