Incredibilmente Facebook blocca l’inserzione pubblicitaria che riporta un dipinto di Schiele, nonostante le nudità fossero coperte. Il film “Egon Schiele” che torna al cinema il 26,27.28 febbraio non può essere promosso liberamente. Incomprensibile che il maestro dell’Espressionismo viennese, ritenuto pornografico agli inizi del ’900, ancora oggi generi certe reazioni. Cresce l’indignazione!
Il caso della censura a Londra, dove la società del trasporti si è rifiutata di esporre la campagna sugli eventi del 2018 legati al Modernismo Viennese, perché i dipinti di Schiele impiegati sono stati ritenuti non idonei, non è quindi Jun caso isolato. La già grande piattaforma di circolazione delle notizie, Facebook, affida ad un algoritmo la scelta di censurare o meno le immagini che circolano sul Social: ma che un’opera d’arte sia censurata alla stregua di una qualunque altra immagine di nudo, è davvero incredibile.
#ToArtItsFreedom.
